Innovazione e competenza: il futuro dell'agricoltura e della zootecnia
Cassa Padana e Hub della conoscenza hanno partecipant alle Fiere zootecniche di Cremona con un incontro dedicato alla sostenibilità della filiera agroalimentare. Ospiti dell'evento anche tre start up di Parma, Brescia e Bergamo.
La 79esima edizione delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona si è presentata quest'anno con numerose novità ma soprattutto con uno sguardo attento al futuro attraverso la digitalizzazione sostenibile del settore agroalimentare.
La tecnologia può migliorare ogni processo della filiera produttiva in agrozootecnia? E come?
Le opzioni sono numerose: da una piattaforma digitale che permette di gestire l’intera filiera produttiva “dal campo alla tavola”, alla gestione innovativa del piazzale per ottimizzare i processi di logistica fino all’innovativo utilizzo dell’AI per valutare e monitorare nel tempo il benessere animale delle bovine da latte.
A spiegarlo sono state tre start-up che hanno ideato dei progetti che permettono di digitalizzare l’intera filiera.
L’evento, realizzato grazie al contributo di Cassa Padana BCC, è stata l’occasione per presentare oltre alle start-up,anche l’Hub della Conoscenza, il progetto orientato alla sostenibilità industriale e gestionale, nato con l’obiettivo di sostenere la competitività dei territori della Bassa Bresciana, del Cremonese e del Mantovano.
Founding Partners dell’Hub della Conoscenza sono Cassa Padana BCC, Politecnico di Milano, Istituto di Istruzione Superiore Capirola di Leno, Provincia di Brescia, Associazione Comuni Bresciani.
Un percorso che si struttura attraverso la realizzazione di convegni, incontri tematici, tavoli di lavoro su tre linee progettuali, giovani, pubblica amministrazione, piattaforma agroalimentare e attività formative mirate per giovani e professionisti.
Questi gli elementi che hanno permesso di sviluppare una piattaforma di filiera agroalimentare che promuova la qualità e la sostenibilità dei prodotti locali, rafforzando la posizione dei territori nei mercati nazionali e internazionali.
Le tre start up che hanno partecipato all'incontro cremonese sono la Legur di Brescia, In4Agri di Parma e OrobixLife di Bergamo.
Legur è una startup innovativa la cui mission prevede l'ideazione e lo sviluppo di soluzioni digitali in grado di supportare, monitorare e ottimizzare le attività di approvvigionamento nel settore agroalimentare.
Unendo competenze logistiche, tecnologiche e di processo e anni di esperienza nel settore dei trasporti, la società ha sviluppato una soluzione, nello specifico una mobile app, a supporto delle imprese nell'ottimizzazione della logistica in-bound.
Uno strumento semplice e scalabile per migliorare la gestione dei viaggi, delle flotte, dei piazzali di raccolta e delle risorse implicate nel processo, che al contempo consenta lo snellimento del processo informativo e la ripianificazione tempestiva delle attività a fronte degli imprevisti.
In4Agri è stata fondata nel 2021 da imprenditori con oltre 30 anni di esperienza nel mondo IT, insieme ad unteam di specialisti in grado di sviluppare soluzioni innovative per la trasformazione digitale delle aziende e l’Industria 4.0.
Obiettivo della start up parmigiana è quello di stabilire un’efficace connessione tra il sistema di innovazione digitale e il comparto agroalimentare al fine di ottenere modelli sostenibili per l’ambiente, per la salute dei consumatori e per la competitività stessa delle aziende.
La startup bergamasca Orobix Life ha adattato alla filiera agricola un sistema di intelligenza artificiale nato per il manifatturiero e che ora sta utilizzando per la cernita dell’uva di qualità, per definire il tempo di stoccaggio delle mele, e per la commisurazione delle risorse in una serra idroponica.
Controllare la qualità del prodotto durante tutto il processo, dal campo al cliente finale, ottimizzare la produttività anche a fronte di situazioni non prevedibili come gli effetti del cambiamento climatico, ridurre i costi e mirare a un sistema produttivo sempre più sostenibile.
Sono questi gli obiettivi sfidanti alla base dei progetti che vedono l’applicazione di tecniche di intelligenza artificiale e vision inspection al settore vitivinicolo e ortofrutticolo.
Oròbix Life cerca di portare l’IA in questo settore lavorando con tre famose aziende vitivinicole italiane e con un importante consorzio che raggruppa più di 4000 produttori di mele. Sostenibilità, garanzia di qualità e tracciabilità sono le parole chiave che guidano questi progetti.