Risparmio: il Piano di accumulo di capitale per i tuoi figli

Il prodotto di Cassa Padana consente un investimento su misura per i minori dagli 11 ai 18 anni

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14 febbraio 2022
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Dopo i due anni di pandemia, il 2022 rappresenta per molti l’inizio di un nuovo ciclo economico e finanziario e gli italiani iniziano a comprendere l’importanza di investire nel proprio futuro.

Se il 70% degli italiani giudica il risparmio molto utile, la quasi totalità lo considera indispensabile quando si hanno figli, in modo che abbiano un salvadanaio per l'università, per le vacanze di studio, per il futuro.

Mantenere un figlio durante il ciclo universitario ha un costo ingente per le famiglie; è stato stimato che, se si opta per un ateneo vicino a casa, il costo è di circa 26.000 euro.

Uno degli aspetti più importanti quando si pianifica un investimento, che ha per obiettivo il risparmio, è l’orizzonte temporale, cioè per quanti anni si può, e si vuole, mantenere l’investimento, entro quanto tempo ci si aspetta di vedere i risultati sperati.

Per questo, iniziare quando i figli sono piccoli, è fondamentale.

Se decidiamo, infatti, che tra un anno sarà il momento giusto per comprare casa, avremo di fronte a noi un orizzonte breve, ma se stiamo investendo per i figli, avremo dalla nostra un orizzonte più lungo e per questa ragione più redditizio.

Una delle modalità più semplici e meno rischiose per mettere da parte un piccolo capitale per i figli sono i Pac, acronimo di Piano di Accumulo del Capitale, che permettono di versare regolarmente una somma prefissata - anche 100 euro al mese - in fondo di investimento.

Cassa Padana, in collaborazione con NEF, offre un prodotto disegnato ad hoc per la fascia d’età 11-18 anni che può essere direttamente intestato al minore e co-firmato da uno dei genitori o da un giudice tutelare.

In questa prima fase il “soggetto pagante”, ovvero colui o colei che versa la somma definita, può essere un genitore o il giudice tutelare; a breve sarà possibile che anche un nonno, uno zio, o una qualsiasi altra persona, possano contribuire al risparmio del minore.

Gli investimenti effettuati sono bloccati fino alla maggiore età, raggiunta la quale il figlio maggiorenne potrà disporre delle quote. Prima della maggiore età, eventuali operazioni di vendita e switch dei fondi sottoscritti a favore del minore sono soggette a specifica autorizzazione.

Pensare a soluzioni d’investimento sostenibili ed efficaci, è la giusta via per rendere il futuro dei figli meno incerto.