Occhi Azzurri Onlus, al via il progetto per un Centro ricreativo e riabilitativo a Cremona

Un progetto e una finalità associativa condivise da Popolis e Cassa Padana che sono vicini alla Onlus sin dalla sua nascita. Raccolta fondi sulla piattaforma Rete del dono

Centro Occhi Azzurri
25 gennaio 2021
Novità |  Privati |  Imprese |  Soci |  Territorio | 

a cura di Valerio Gardoni

Occhi Azzurri Onlus è un’associazione fondata nel 2015 da Silvia e Filippo Ruvioli, nata dall’esigenza
  di affrontare una patologia genetica rara di cui è affetto il figlio Orlando.

Sin da subito la Onlus è stata una fucina di idee e progetti che ha dato vita in pochi anni a una serie di attività che spaziano dalla ricerca scientifica a un centro estivo per bambini con disabilità nel neurosviluppo, da una sede nel cuore della città aperta ad iniziative a convegni con medici specialisti e ricercatori.

Progetti attuati che vanno in un’unica direzione: attivare servizi a sostegno delle famiglie che affrontano l’esperienza di malattie genetiche che portano alla disabilità.

È ora in fase di concretizzazione il nuovo “Centro Riabilitativo Occhi Azzurri Sinapsi CR² ”, uno straordinario progetto che si compone di due aree destinate rispettivamente alla riabilitazione per bambini e adulti e un’area ludica di ricreazione per bambini disabili e comuni.

Il centro si propone come doposcuola e centro riabilitativo per la cittadinanza e per le categorie fragili legate al mondo della disabilità in continuità con altre realtà del territorio.

Un progetto e una finalità associativa condivise daPopoliseCassa Padanache sono vicini alla Onlus sin dalla sua nascita.

Il piano di lavoro richiede una notevole energia finanziaria e organizzativa, ma che una volta terminato creerà sul territorio, e non solo, una struttura di approccio specialistico di sostegno alle famiglie con figli disabili e una serie di possibili utenti con necessità di riabilitazione neurologica.

Nulla è stato lasciato al caso in fase di progettazione. Il centro difatti sorgerà in un’ambientazione estremamente favorevole all’interno del Parco del Morbasco, un valore aggiunto all’area verde per tutta una serie di attività di cui potranno beneficiare i cittadini migliorando la vivibilità del Parco stesso.

Già è stata concessa la licenza edilizia per la costruzione e un diritto di superficie per 60 anni.

La realizzazione del centro ricreativo e riabilitativo sarà possibile solo se ne esisterà anche la sostenibilità economica. Valutato preventivamente intorno ai 3 milioni di euro, i costi dell’intervento sono raggruppabili in due capitoli principali:

– Costi di investimento

– Costi di gestione.

Considerando che il centro dovrebbe avere una logica di durabilità oltre i cinquant’anni, diventa immediatamente chiaro che il nodo da sciogliere è legato ai costi di gestione.

Le utenze, i costi per il personale, le manutenzioni ordinarie e straordinarie, l’erogazione di servizi in alcuni casi gratuiti sono i centri di costo su cui lavorare per pianificare una serie di attività che permettano al centro di essere autosufficiente da un punto di vista economico e finanziario.

Esistono diversi livelli di finanziamento dell’intervento e di previsione di profitto:

– Finanziamento privato: aziende private che contribuiranno in denaro o in servizi alla realizzazione dell’opera ed al sostentamento dei costi di gestione;

– Finanziamento pubblico: aziende locali che gestiscono l’erogazione di acqua, luce, gas, servizi sanitari, servizi educativi: saranno stipulati accordi e convenzioni per la riduzione dei costi di gestione e per la costituzione di partnership;

– Finanza agevolata: saranno ricercati gli strumenti finanziari e le misure economiche disponibili a livello di bandi e concorsi;

– Attività economiche marginali: eventi benefici, donazioni;

– Attività commerciali: erogazione di servizi terapeutici, servizi di formazione, attività di ristorazione.

La pianificazione economica dell’intervento è da tempo oggetto di un attento studio del rapporto tra i costi ed i possibili profitti allo scopo di rendere l’investimento iniziale e le attività previste nel centro durature nel tempo e autofinanziate.

E’ anche partita una raccolta fondi sulla piattaforma Rete del Dono, per supportare lo sviluppo del progetto.

La condivisione è un mezzo meraviglioso, più siamo, prima iniziamo! Aiutaci anche tu, condividi la campagna con noi, dona ora! Insieme raggiungeremo l’obiettivo.”  Ecco l' invito di Occhi Azzurri.