L'Hub della conoscenza ha la sua casa e il suo logo
Inaugurazione ufficiale sabato scorso a Villa Seccamani di Leno. L'immagine originaria del progetto di Cassa Padana e Politecnico di Milano è firmata da Alice Pazienza, studentessa dell'Istituto Capirola.
Connessioni. Incontro. Sinergia. Comprensione. Crescita. Innovazione. Inclusione. Sostenibilità. E ancora: informazione, dialogo, collaborazione.
Sono queste le parole chiave su cui si è sviluppato il lavoro per la realizzazione del logo dell'Hub della conoscenza, luogo di incontro e di dialogo fra diverse realtà -giovani, imprese, istituzioni, scuola, università – che collaborano insieme per promuovere la convergenza fra i saperi e le diverse competenze per raggiungere una meta comune: la costruzione di un futuro migliore.
Potente strumento di comunicazione, un logo rappresenta la firma di un brand ed esprime la sintesi di una identità visiva. Un logo bello ed efficace rafforza, favorisce e accelera il successo di un prodotto o di un servizio. Conferisce identità, garantisce riconoscibilità, influenza le prime impressioni accrescendo il valore percepito del brand che rappresenta. Ogni marchio ha una propria identità, che deve emergere in tutte le comunicazioni verso l’esterno.
L'Hub della conoscenza non fa eccezione a questa regola.
Per questa ragione il lavoro sul suo logo è stato impegnativo e ha coinvolto decine di studenti e alla fine un grafico professionista.
L'obiettivo era quello di creare un logo che potesse essere davvero unico. Che venisse sviluppato in modo originale, ma che sapesse anche distinguersi ed essere portatore di bellezza e significato, capace quindi di farci intuire fin dal primo momento la potenzialità del progetto firmato da Cassa Padana, Politecnico di Milano e Istituto Capirola di Leno.
Il logo dell'Hub della conoscenza, presentato sabato nel corso dell'inaugurazione ufficiale della sede dell'Hub a Villa Seccamani, è nato da un contest lanciato dall'Istituto Capirola fra i suoi studenti e le sue studentesse. A loro è stato chiesto di realizzare un progetto grafico in grado di promuovere la convergenza di saperi e competenze differenti.
A convincere la giuria del contest è stato il pittogramma firmato da Alice Pazienza, una studentessa di appena 15 anni, composto da un profilo di viso rivolto verso sinistra, un albero stilizzato, il simbolo del sole, una spiga di grano.
“L'immagine dell'albero”, spiega l'autrice, “evoca la sostenibilità così come la conoscenza e rappresenta la missione dell'Hub. Appoggia le sue radici su una testa rotonda che significa apertura mentale. L'albero penetra nella mente delle persone”.
Il risultato è un'immagine semplice, fortemente comunicativa ed evocativa dei valori dell'Hub della conoscenza. Anche il colore usato da Alice Pazienza è importante: il verde, simbolo della sostenibilità.
Il lavoro sul logo è stato quindi sviluppato da un grafico esperto come Ennio Cherubini, con la sua Officina delle Idee di Cigole, che ha individuato punti di forza e punti di debolezza. Dei primi si è già detto: un logo semplice e comprensibile. La debolezza, invece, stava in quel volto che guarda a sinistra e che avrebbe potuto comunicare staticità e passività.
La successiva elaborazione di Cherubini ha dato vita a due proposte: la prima, ancora legata all'idea della studentessa, più figurativa e con la ripresa dell'immagine dell'albero e dell'uomo che da volto si trasforma in un corpo intero sulla cui testa affondano le radici; la seconda più astratta e carica di simbolismi, proprio come sono alcuni dei loghi più famosi e che hanno fatto la storia del marketing, dalla mela nera della Apple, alla virgola della Nike (la cui prima versione venne realizzata proprio da una studentessa), fino alla M gialla come archi dorati di McDonald's.
E' questa seconda versione che è stata scelta e che sarà ufficialmente l'immagine dell'Hub della conoscenza.
In questa immagine, il segno crea forme concentriche che rappresentano il concetto di connessione e convergenza. Contemporaneamente dà forma a un profilo umano stilizzato che si espande simboleggiando il territorio.
L'albero, simbolo di conoscenza, futuro e sostenibilità, si trasforma in una rete di punti collegati da linee che si intrecciano rafforzando il concetto di convergenza e connessione.
Al progetto di Alice Pazienza viene applicato uno stile minimalista e moderno, meno figurativo, più simbolico e caratterizzato da linee, punti e superfici, per parafrasare Kandinskij. Il tratto crea forme concentriche che danno movimento e dinamismo.
La semplicità lo rende facilmente memorizzabile e riconoscibile. Oltre al bianco e nero, il logo viene poi declinato in tre diversi colori: il verde che rappresenta la crescita, l'apprendimento e la natura; l'azzurro che infonde fiducia, professionalità e affidabilità; il giallo, fonte di creatività, energia, innovazione.
Con il sostegno della Provincia di Brescia, Villa Seccamani ospiterà i laboratori didattici dell'Istituto Capirola e sarà la base operativa dell'Hub – in cui il Politecnico di Milano avrà un ruolo chiave nell'affermare la centralità della tecnologia per la competitività dei sistemi territoriali - e anche la sede della divisione di Corporate Banking di Cassa Padana, in quanto perno dell'iniziativa.
I laboratori, con i nuovi pc acquistati con i fondi del Piano Scuola 4.0 del PNRR, saranno utilizzati principalmente dalle classi del triennio di tutti gli indirizzi, con particolare attenzione ai percorsi Sistemi Informativi Aziendali, Relazioni Internazionali per il Marketing, Costruzioni Ambiente e Territorio e Liceo Scientifico con potenziamento Information Technology.
Si terranno lezioni di informatica, programmazione, economia aziendale, marketing, progettazione e costruzione, tutte discipline in cui nei prossimi anni sarà sempre più centrale il tema della sostenibilità economica, tecnologica e degli spazi.
La convergenza di qualità degli ambienti, l'aggiornamento della strumentazione digitale e la possibilità di incrocio con le attività formative promosse dall'Hub della Conoscenza rappresenta un'occasione a dir poco straordinaria per studenti e docenti dell'Istituto Capirola.