Il Credito Cooperativo sempre più al servizio dell'economia e della società
In occasione dell'Anno internazionale delle cooperative, vale la pena fare un consuntivo dell'impegno del Credito cooperativo nel nostro Paese. I dati, a dicembre 2024, confermano la capacità di fare finanza per lo sviluppo, reinvestendo il risparmio raccolto in credito alle famiglie e alle imprese e contribuendo alla coesione sociale e alla riduzione delle disuguaglianze di reddito.

Il 2025 è stato proclamato dall’Assemblea delle Nazioni Unite – per la seconda volta dopo il 2012 – Anno internazionale delle cooperative e il tema prescelto per questa edizione è “le cooperative costruiscono un mondo migliore“.
L’obiettivo dell’Anno Internazionale è quello di evidenziare la centralità delle cooperative nell’affrontare le sfide globali. Con questa proclamazione, l’ONU intende ricordare il contributo del mondo cooperativo nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Anche l’edizione del 2012 era stata dedicata alle cooperative e al loro impatto sulla riduzione della povertà, la generazione di occupazione e l’integrazione sociale.
In occasione di questo anno così importante, vale la pena fare un consuntivo dell'impegno del Credito cooperativo nel nostro Paese. I dati di Federcasse, a dicembre 2024, confermano la capacità di fare finanza per lo sviluppo, reinvestendo il risparmio raccolto in credito alle famiglie e alle imprese e contribuendo alla coesione sociale e alla riduzione delle disuguaglianze di reddito.
Ventitré euro su cento prestati dalle banche italiane alle imprese fino a venti dipendenti sono erogati dalle 218 Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen aderenti ai due Gruppi Bancari Cooperativi BCC Iccrea e Cassa Centrale e all’IPS Raiffeisen.
I finanziamenti delle BCC al settore produttivo hanno raggiunto la cifra dei 74 miliardi di euro. Oggi, gli impieghi delle BCC rappresentano il 23,4% del totale dei crediti alle imprese artigiane; il 24,4% del totale erogato per le attività legate al turismo (sale al 35,8% per le imprese fino a 20 dipendenti); il 23,8% del totale dei crediti erogati all’agricoltura (28,1% per le imprese fino a 20 dipendenti); il 15,1% di quanto erogato al settore delle costruzioni e alle attività immobiliari (24,1% per le imprese fino a 20 dipendenti); l’11,3% dei crediti destinati al commercio (18,7% per le imprese fino a 20 dipendenti).
Gli impieghi delle BCC rappresentano infine il 15,6% del totale dei crediti alle Istituzioni senza scopo di lucro (Terzo Settore) e il 10,0% del totale erogato dall’industria bancaria alle famiglie. La raccolta da clientela (comprensiva di obbligazioni) delle BCC supera i 199 miliardi di euro, in forte crescita su base d’anno (+5,1%) e superiore rispetto a quella registrata nel sistema bancario nel suo insieme (+3,0%).
La quota BCC nel mercato della raccolta sale all’8,5%.
Straordinaria è la capillarità della presenza nei territori e nelle comunità delle quali le BCC sono espressione in termini di proprietà e di governance: uno sportello bancario su cinque appartiene ad una BCC (era uno su dieci venti anni fa).
Quella delle BCC è la rete bancaria più numerosa e capillare del Paese, con 4.090 sportelli, il 31% dei quali è collocato nelle Aree interne. In 776 Comuni, l’82,3% dei quali con meno di 5 mila abitanti e il 15,3% da popolazione tra i 5 mila e i 10 mila abitanti, l’unica presenza bancaria è assicurata da una BCC.
Il numero dei soci delle BCC italiane – allo scorso dicembre – era prossimo alla soglia degli 1,5 milioni (circa il 3% della popolazione italiana con oltre 18 anni).
Il Credito Cooperativo si conferma un settore dell’industria bancaria particolarmente solido. Il patrimonio complessivo delle BCC supera infatti i 26 miliardi di euro (il 96% del quale composto da capitale di qualità primaria).
Il Total Capital Ratio – dato al giugno ’24 – era al 27,6% (25,3% a dicembre 2023 rispetto al 22,6% nella media del sistema bancario) e il Tier1 Ratio al 26,7% (24,5% al dicembre 2023 e rispetto al 19,8% per il resto dell’industria bancaria).
Il CET1 Ratio, infine, ha raggiunto il 26,6%, in crescita dal 24,3% di fine 2023 e superiore di 8,5 punti percentuali a quello registrato mediamente nell’industria bancaria. I dipendenti del Credito Cooperativo, compresi quelli delle Federazioni locali e delle società e degli enti del sistema, sono oltre 36 mila.
Il numero è cresciuto del 35% negli ultimi 25 anni, nelle regioni meridionali del 49%. La componente femminile è pari a settembre 2024 a 12.403 unità e incide per il 42,3% sul totale dei dipendenti delle BCC.