Nella nostra storia c'è scritta anche la tua: 30 anni di Cassa Padana

Ci chiamiamo così dal 1993, dal giorno della fusione fra la Cassa Rurale Artigiana della Bassa Bresciana con la Cassa Rurale ed Artigiana di Gussola. Un concerto di solidarietà per i soci a Cremona.

Villa Seccamani Storica
06 novembre 2023
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Cassa Padana ha una storia antica, comune a quella di molte Casse Rurali nate sul finire del XIX secolo: una popolazione vistosamente aumentata, redditi familiari invariati, con conseguente fame, miseria, usura diffusa fra i contadini, soprattutto braccianti agricoli.

In questo contesto nasceva a Leno, nel 1893, una cassa rurale gestita secondo i principi promossi da Frierich Wilhelm Raiffeisen, il borgomastro renano che nel 1852 aveva fondato in Germania la prima cassa rurale a servizio dei ceti più poveri.

Le radici di questa iniziativa risiedono nella dottrina sociale della chiesa.

Ancora oggi l’ispirazione cristiana è inserita a fondamento dell’attività della banca nell’articolo 2 dello statuto.

Fra i soci fondatori si contavano 14 proprietari agricoli, due fittavoli, un maniscalco, due calzolai, un sarto, un sacerdote e un professionista.

Un paio d’anni prima, nel 1891, nasceva anche la Cassa Rurale di Gambara, un piccolo paese a 13 chilometri da Leno: alla fondazione parteciparono 61 soci, in maggior parte agricoltori, piccoli commercianti ed artigiani.

Contemporaneamente, a Seniga nasceva nel 1897, dall’impegno illimitato e solidaristico di altri 20 soci, la Cassa Rurale di Seniga e Pescarolo.

Queste tre casse rurali attraversarono con fatica il periodo fascista e la ripresa, dopo la seconda guerra mondiale, fu lenta e difficile.

La vera rinascita sarà a metà degli anni 70 quando avviene la fusione di queste tre casse che danno vita alla Cassa Rurale ed Artigiana della Bassa Bresciana – la banchina, come ancora oggi ricordano i soci più anziani – con sede a Leno.

La denominazione Cassa Padana risale al 1993, in occasione della fusione con la Cassa Rurale ed Artigiana di Gussola.

Nasce una banca di credito cooperativo – denominazione voluta dal nuovo testo unico bancario entrato in vigore nello stesso anno –  che in poco più di 10 anni avrebbe esteso la propria presenza a 6 province (Verona, Cremona, Parma, Brescia, Mantova, Reggio Emilia), sostenuta da una rete capillare e diffusa di circa 40 sportelli.

Un nuovo slancio alla crescita di Cassa Padana è del 2010 con la fusione con la BCC Camuna, una Banca di Credito Cooperativo con sede in Valle Camonica.

Nel 2011 è la volta della fusione con la Banca Veneta 1896, una Banca di Credito Cooperativo con sede in provincia di Verona.

Dal 1 gennaio 2019, in virtù della riforma del sistema del credito cooperativo, Cassa Padana fa parte del Gruppo cooperativo di Cassa Centrale Banca.

I 30 anni di Cassa Padana sono stati festeggiati con un concerto. 

I soci hanno c
elebrato questo anniversario con una band di appassionati e professionisti. Nel nome della buona musica e per contribuire a una buona causa.

E' quando è successo qualche giorno fa al Teatro Filo di Cremona in una serata che ha visto come protagonisti i soci di Cassa Padana.

La musica è stata quella di Paolo Conte, rivisitata da I Quattro Conti, un gruppo nato per fare musica jazz ma non solo perché spazia dalla musica italiana d'autore alla musica classica passando per standard jazz e "chicche" di vario genere che vengono proposte nei vari concerti ad un pubblico sempre più appassionato.

La buona causa, il sostegno che la serata ha donato alla ARMR, Fondazione aiuti per la ricerca sulle malattie rare che fa capo all'Istituto Mario Negri.

A introdurre il concerto sono stati il collega Fabio Tambani e il presidente dell'associazione filodrammatica cremonese, Giorgio Mantovani.

Presenti alla serata anche il direttore generale Andrea Lusenti e il consigliere Giancarlo Voltini.