La solidità patrimoniale del Gruppo Cassa Centrale si conferma al vertice del Sistema Bancario Europeo
Pubblicati i risultati degli Stress test EBA 2023: il valore minimo del CET1 ratio fully loaded, pari al 18,52% nello scenario avverso a fine 2023, risulta abbondantemente superiore ai requisiti di Vigilanza
Il Gruppo Cassa Centrale, di cui fa parte Cassa Padana, è stato sottoposto allo Stress Test 2023 condotto a livello europeo dall’Autorità Bancaria Europea (EBA), in collaborazione con la Banca d’Italia, la Banca Centrale Europea (BCE) e il Comitato Europeo per il Rischio Sistemico (CERS).
Lo Stress Test europeo 2023 non prevede una soglia minima di promozione o bocciatura, ma costituisce invece un’importante fonte di informazione ai fini dello SREP (Supervisory Review and Evaluation Process).
I risultati saranno infatti utili alle autorità competenti nella valutazione della capacità di Cassa Centrale di rispettare i relativi requisiti prudenziali a fronte di scenari di stress.
Lo scenario avverso dello stress test è stato definito da BCE/CERS in modo particolarmente severo, per rappresentare un contesto economico di grave stagflazione, combinando inflazione e tassi di interesse elevati con un forte rallentamento economico e disoccupazione crescente.
L’esercizio è stato condotto considerando un orizzonte temporale di tre anni (2023-2025) e assumendo un bilancio statico a fine dicembre 2022, senza quindi tenere conto di future strategie di business e altre azioni manageriali, non rappresenta pertanto una previsione della redditività del Gruppo.
I risultati di Cassa Centrale evidenziano una significativa resilienza agli stress proposti dalla Vigilanza.
Infatti, il valore minimo del 18,52% raggiunto dal CET1 ratio fully loaded nello scenario avverso a fine 2023, rispetto a un valore di partenza del 21,55% (con riduzione quindi di circa 303 pbs), garantirebbe comunque il mantenimento di un buffer estremamente significativo rispetto ai requisiti assegnati dalla Vigilanza.