Gruppo Cassa Centrale: EU-wide stress test 2025
I risultati confermano la solidità patrimoniale del Gruppo anche a fronte di ipotesi macroeconomiche particolarmente severe. Il valore minimo del CET1 ratio fully loaded, pari al 25,59% nello scenario avverso a fine 2025, risulta abbondantemente superiore ai requisiti minimi regolamentari.

Il Gruppo Cassa Centrale è stato sottoposto al 2025 EU-wide stress test condotto a livello europeo dall’Autorità Bancaria Europea (EBA), in collaborazione con la Banca d’Italia, la Banca Centrale Europea (BCE) e il Comitato Europeo per il Rischio Sistemico (CERS).
Lo scenario avverso dello stress test è stato definito da BCE e CERS in modo particolarmente severo, per rappresentare un contesto economico di grave stagflazione, ovvero combinando inflazione e tassi di interesse elevati con un forte rallentamento economico e una disoccupazione crescente.
L’esercizio è stato condotto considerando un orizzonte temporale di tre anni (2025-2027) e assumendo un bilancio statico a fine dicembre 2024, senza quindi tenere conto di future strategie di business e altre azioni manageriali: non rappresenta pertanto una previsione della redditività del Gruppo.
L’EU-wide stress test non prevede una soglia minima di promozione o bocciatura, costituisce invece un’importante fonte di informazione ai fini dello SREP (Supervisory Review and Evaluation Process). I risultati saranno infatti utili all’Autorità di Vigilanza nella valutazione della capacità del Gruppo Cassa Centrale di rispettare i requisiti prudenziali a fronte di scenari di stress.
L’esito dello stress test evidenzia la solidità patrimoniale del Gruppo Cassa Centrale. Infatti, rispetto a un valore di partenza – ricalcolato in ottica CRR3 – del 28,30%, nello scenario avverso a fine 2025 viene raggiunto un valore minimo del 25,59% di CET1 ratio fully loaded, garantendo il mantenimento di un buffer estremamente significativo rispetto ai requisiti minimi regolamentari.
Inoltre, la riduzione di CET1 ratio fully loaded pari a 271 punti base calcolata nell’anno peggiore dello scenario avverso (fine 2025) risulta inferiore all’analoga riduzione calcolata in occasione del 2023 EU-wide stress test (pari a 303 punti base), attestando un miglioramento nella capacità del Gruppo di fronteggiare eventuali scenari macroeconomici severi.
EBA è l'Autorità bancaria europea (in inglese European Banking Authority, da cui la sigla EBA) è un organismo dell'Unione europea che dal 1º gennaio 2011 ha il compito di sorvegliare il mercato bancario europeo.
Ad essa partecipano tutte le autorità di vigilanza bancaria dell'Unione europea. L'Autorità sostituisce il Committee of European Banking Supervisors (CEBS) e ha sede a Parigi. Il presidente dell'EBA è lo spagnolo José Manuel Campa.
L'EBA ha una storia di necessità. Durante la grande recessione alcune istituzioni finanziarie europee si sono trovate in difficoltà e hanno messo a rischio l'intera stabilità finanziaria dell'Unione europea.
Nel 2008 Il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, istituì un gruppo indipendente di esperti guidato da Jacques de Larosière, ex governatore della Banca di Francia, che nel febbraio del 2009 presenta un rapporto alla Commissione europea con alcune raccomandazioni per rafforzare la sorveglianza sul sistema finanziario europeo.
Le raccomandazioni del Rapporto del gruppo Larosière vengono accolte dagli organi comunitari. Il Consiglio dell'Unione europea nella riunione del 18 e 19 luglio 2009 approva la creazione di un Comitato europeo per il rischio sistemico per il monitoraggio della stabilità finanziaria a livello europeo.
L'obiettivo dell'EBA è proteggere l'interesse pubblico contribuendo alla stabilità e all'efficacia a breve, medio e lungo termine del sistema finanziario, a beneficio dell'economia dell'Unione, dei suoi cittadini e delle sue imprese. Opera nel settore di attività delle banche, dei conglomerati finanziari, delle imprese di investimento, degli istituti di pagamento e degli istituti di moneta elettronica.