Pavia e Vigevano: dietro l'angolo, la grande bellezza
Sabato 15 aprile, in gita con Cassa Padana in due città di grande interesse artistico anche se fuori dalle tradizionali mete turistiche
Dai cortili della sua università, fondata nel 1361 dall’Imperatore Carlo IV, tra le più antiche d’Italia, sono passati Ugo Foscolo e Alessandro Volta. Sulle strade dell’Oltrepo’, ha passeggiato Albert Einstein.
Pavia, una città al di fuori delle tradizionali mete turistiche, è un gioiello da gustare, è sapienza, orgoglio e tradizione. Fra i suoi loggiati e le piazze di respira insieme storia, scienza e avanguardia.
E se è vero che ogni città ha il suo monumento simbolo, quello che la contraddistingue, per Pavia l'appuntamento d'obbligo è con il suo Ponte Coperto, conosciuto anche come Ponte Vecchio, proprio come il famoso Ponte Vecchio di Firenze.
La mattinata a Pavia, con la nostra guida, la trascorreremo fra il centro storico, il Castello Visconteo, i cortili antichi dell'Università, le torri medievali, Piazza della Vittoria con il Broletto medievale, Piazza Duomo e la cattedrale, Basilica di San Michele e ovviamente il mitico Ponte Coperto, lungo oltre 200 metri e che collega il centro storico a Borgo Ticino, un quartiere caratteristico situato lungo l’argine del fiume. È l’ideale se volete fare una passeggiata rilassante costeggiando il fiume.
Dopo il pranzo, ci sposteremo a Vigevano per una passeggiata guidata del centro storico.
Arrivando in Piazza Ducale, cuore antico e moderno della città, capiremo immediatamente perché sia considerata una delle più armoniose d’Italia, grazie all'architetto rinascimentale Donato Bramante che ha probabilmente progettato anche la torre a scalari del Castello di origine viscontea, di cui si visitano i cortili.
Costruita tra il 1492 e il 1494 per volontà di Ludovico il Moro, Piazza Ducale rappresenta uno dei primi modelli di piazza rinascimentale ed è fra i migliori esempi di architettura lombarda del XV secolo.
Questa piazza è il salotto di Vigevano. Qui, il grande maestro Arturo Toscanini, seppure malato, chiese di essere portato per sedersi ai tavolini dei bar perché considerava questa piazza una sinfonia musicale, una composizione orchestrale su quattro lati, simile ai quattro movimenti delle sinfonie.
Info
Marco Migliorati
030.9040275