Sfide e strategie del mondo dell'agricoltura nel prossimo futuro

Appuntamento il 25 gennaio al Cassa Padana Forum a Leno: sarà l'occasione per identificare le principali sfide che il mondo dell’agricoltura dovrà affrontare nei prossimi anni. E per presentare il nuovo progetto della Banca e del Politecnico di Milano.

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23 gennaio 2024
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Il contesto in cui persone e imprese si trovano oggi a dover vivere e operare è in profonda trasformazione: tensioni a livello geopolitico, transizione verde, trasformazione digitale, Intelligenza Artificiale e calo demografico impongono a manager e tecnici importanti riflessioni sulle logiche di gestione d’impresa per il prossimo futuro.

Il divario che si profila all’orizzonte sarà fra comunità sostenibili e interconnesse e comunità depresse, senza prospettive.

In questo complesso quadro, una banca locale deve essere chiamata a elaborare un modello di business meno ancorato alla tradizionale sfera dei servizi finanziari e più orientato a diversificazione, innovazione e flessibilità. Una strategia rivolta non solo alle PMI, trave portante dell’ecosistema territoriale, ma anche alla Pubblica Amministrazione, al settore primario dell'agricoltura e a tutte le istituzioni.

In questo complesso quadro, il convegno in programma il 25 gennaio a Leno - Agricoltura domani: è tutta una questione di conoscenza - con il suo ampio parterre di interventi, ha un duplice obiettivo.

 



Da un lato, identificare le principali sfide che il mondo dell’agricoltura dovrà affrontare nei prossimi anni, per far fronte ai cambiamenti in atto nel mondo e per aumentare la propria competitività.

Dall'altro, presentare il progetto che l’ecosistema Cassa Padana e il Politecnico di Milano hanno deciso di realizzare a sostegno della comunità del territorio: l'Hub della conoscenza.

“Una banca locale come Cassa Padana”, spiega il direttore generale Andrea Lusenti, “si sente in dovere di farsi promotrice di una nuova consapevolezza imprenditoriale, sociale, pubblica. Non da sola, ovviamente. Ma in collaborazione con uno dei centri di eccellenza del nostro Paese, il Politecnico di Milano.

Con il Politecnico, Cassa Padana ha deciso di creare questo Hub della conoscenza. Una scelta importante dettata
anche dal quadro normativo che abbiamo di fronte, che dobbiamo interpretare non come imposizione ma come opportunità di cambiamento. Il nostro ruolo, come banca locale, è anche quello di decodificare queste normative e renderle occasione di miglioramento e crescita.

Nel concreto, le disposizioni in materia ESG favoriranno sempre più una maggior attenzione all’ambiente e al sociale, ma anche una più moderna rivisitazione della Governance, oggi tassello imprescindibile per competere con mercati sempre più selettivi ed evoluti.

La normativa Basilea 3 sarà l’occasione per sviluppare una nuova sensibilità in termini di capitalizzazione delle nostre PMI che risultano mediamente carenti sul lato patrimoniale e che
troveranno nella finanza straordinaria uno degli strumenti per risolvere questa criticità.

Il Nuovo codice sulla crisi d’impresa, infine, innescherà quella metamorfosi necessaria a dotare le aziende di adeguati assetti, organizzativi, contabili, amministrativi in grado di prevenire e anticipare tensioni e crisi d‘insolvenza”.

 

 

"Mai nella storia industriale moderna", aggiunge Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano, "le imprese si sono trovate a fronteggiare contemporaneamente un insieme di sfide così rilevante, per numerosità e intensità. Emerge un nuovo paradigma competitivo, che può essere ricondotto alla prospettiva dell’economia sostenibile della conoscenza. Da una parte c'è la complessità del contesto contemporaneo, dall'altra una Pubblica Amministrazione che dovrebbe avere una nuova dimensione di servizi in grado di rispondere alle esigenze e alle richieste del territorio.

Le sfide che abbiamo davanti richiedono di
porre al centro le competenze così come nuove forme di contaminazione fra imprese e talenti. Nella pianura bresciana, queste sfide sono ancora più evidenti e i cambiamenti più rilevanti. Da una parte il sistema industriale e quello legato all'agricoltura sono sempre più in trasformazione e sempre più esposti alla competizione mondiale, dall'altra, la Pubblica Amministrazione fa fatica a perseguire obiettivi di crescita del territorio".

Muove i suoi passi da questi presupposti questo ambizioso progetto che nasce dal privato e che vuole avere una funzione profondamente pubblica.

"Quello che oggi chiamiamo Hub della conoscenza", spiega ancora il prorettore, "nasce proprio per fornire leve e strumenti in grado di sostenere le imprese e la Pubblica Amministrazione ad affrontare il futuro e le sue sfide."

Nel primo anno di lavoro, l'Hub della conoscenza, che avrà sede in Villa Seccamani a Leno, si concentrerà sull'organizzazione di incontri e convegni (per accelerare le dinamiche di cambiamento), sulla formazione (perché le risorse umane giocheranno un ruolo chiave), su progetti di filiera (individuando settori distintivi e coinvolgendo le imprese per lavorare insieme su azioni di cambiamento e strategie di business).

“Con noi e il Politecnico”, conclude Lusenti, “ci sarà anche l'Istituto Superiore Vincenzo Capirola di Leno perché ingaggiare i giovani significa guardare strategicamente al domani delle nostre comunità. Non solo. Significa dare forza alla correlazione fra scuola e lavoro e spazio ai nostri giovani che possiedono significative competenze digitali e ambientali. Dalla loro partecipazione attiva dipende il futuro dei nostri territori e quindi di Cassa Padana”.