Aziende e digitalizzazione: il futuro non è più rinviabile
Cassa Padana a fianco degli imprenditori per studiare insieme la strada migliore per la trasformazione digitale
Lo scenario esaminato nello studio “La trasformazione digital e come motore della ripresa” del World Economic Forum conferma che la digitalizzazione non è più solo una delle variabili del nostro sviluppo.
Piuttosto è la formula anti-crisi per una crescita di lungo periodo. Perché la trasformazione digitale attualmente in corso, spinta anche dalle risorse del PNRR, porta a riprogrammare le priorità e a ridefinire l'autonomia delle procedure industriali per poter competere sul mercato globale.
La riconversione digitale delle aziende non è quindi più rinviabile.
Secondo i dati Istat, il 60,3% delle piccole e medie imprese italiane ha raggiunto almeno un livello base di intensità digitale, metrica strutturata sui dati del Digital Intensity Index (DII) sviluppati dall’Eurostat. La media europea è del 56%.
Ma non c’è da cantar vittoria: da una parte l’obiettivo europeo per il 2030 è del 90%, dall'altra la nota dolente è che le aziende italiane sono sì molto ben strutturate su tecnologie di basso livello, ma sono
carenti o del tutto sprovviste sulla digitalizzazione di strumenti ad alto contenuto innovativo.
Sia pur guadagnando due posizioni rispetto al 2021, nella digitalizzazione l’Italia è oggi solo diciottesimo posto fra i 27 paesi della UE.
Non c'è tempo da perdere. E Cassa Padana è impegnata da tempo ad aiutare le aziende nella trasformazione digitale grazie a partner di primo piano nel panorama italiano.
L'obiettivo è affiancarle e renderle protagoniste attive nello sfruttare le potenzialità del digitale e dell’intelligenza artificiale per competere sul mercato globale, per crescere, per contenere i costi, per arginare l’agguerrita concorrenza. Una strada obbligata per continuare a essere sul mercato.
Anche Borje Ekholm, presidente e Ceo di Ericsson, non ha dubbi: la trasformazione digitale è un motore globale di crescita economica sostenibile, una leva fondamentale nella lotta al cambiamento climatico e un potente abilitatore di inclusione sociale.
Un anno fa, lo stesso Ekholm aveva scritto sul blog della sua azienda: “Una connettività performante ed efficiente dal punto di vista energetico rappresenta un elemento imprescindibile per la trasformazione digitale. Apre la strada a tecnologie rivoluzionarie, permette di realizzare agende digitali green, ed è necessaria se vogliamo creare opportunità per i 3,7 milioni di persone che ancora non sono connesse. Stimolare gli investimenti privati e accelerare l'introduzione di infrastrutture ad alta capacità e progettate
per durare nel tempo, come il 5G, migliorando al contempo l'accessibilità, sono gli elementi principali di quella che, probabilmente, rappresenta la prima tra tutte le raccomandazioni e quella fondamentale”.
Sempre sul blog dell'azienda, qualche giorno fa Ekholm ha illustrato le cinque aree in cui la digitalizzazione può aiutare la ripresa di cui abbiamo bisogno in questo 2023.
1. Miglioramento delle reti e della copertura
La connettività è fondamentale per garantire resilienza su scala nazionale. I servizi di emergenza, l'assistenza sanitaria e l'istruzione lo dimostrano. Se la pandemia da COVID- 19 si fosse verificata nel 2000, solo il 6,7% del mondo avrebbe avuto accesso a Internet.
Riuscite a immaginare la situazione di stallo in cui si sarebbero trovate la nostra società e la nostra economia senza la possibilità di lavorare o formarsi a distanza? Grazie al 5G e ad altre reti innovative, la connettività wireless può finalmente essere vista come la prima scelta di accesso alla tecnologia. L' elevata larghezza di banda, il raggio di copertura e la bassa latenza del 5G possono collegare anche le regioni più remote, garantendo opportunità all'avanguardia.
2. Valore economico liberato
Così come l'elettrificazione ha trasformato il XX secolo, la digitalizzazione rivoluzionerà questo secolo che stiamo vivendo. La trasformazione digitale potrebbe generare 100.000 miliardi di dollari di valore aggiuntivo per l'economia mondiale entro il 2025.
3. Produttività delle imprese
Come può un'impresa prosperare di fronte all'aumento dei prezzi dell'energia, all'incertezza delle catene di approvvigionamento e alle catastrofi naturali?
Un nuovo rapporto dell'Ericsson ConsumerLab ha rilevato che il 90% delle aziende con una strategia di resilienza ben definita investe in digitalizzazione e automazione. Si tratta di una percentuale superiore del 50% rispetto a quelle che non hanno una strategia.
4. Soluzioni per incentivare l'azione per il clima
La trasformazione digitale è uno strumento fondamentale per affrontare il cambiamento climatico. Una ricerca sempre di Ericsson ha rilevato che le soluzioni ICT possono contribuire a ridurre le emissioni globali di gas serra fino al 15% entro il 2030, pur essendo responsabili solo dell'1,4% dell'impronta di carbonio globale. Questa riduzione può essere ancora maggiore grazie a tecnologie emergenti come il 5G, l'intelligenza artificiale e l'internet delle cose.
5. Colmare il divario digitale
Circa 2,7 miliardi di persone non hanno ancora accesso a Internet. Non è per mancanza di copertura; infatti più di un terzo della popolazione mondiale rimane offline, nonostante il 95% viva nel raggio di una qualche forma di connettività. Le maggiori barriere sono rappresentate dal costo e dalla mancanza di competenze digitali.