Oltre la tempesta perfetta: le opportunità per le aziende
E' sempre più importante guardare alla Borsa come opportunità per raccogliere risorse finanziarie, favorire sviluppo e crescita,
aumentare visibilità e credibilità, attrarre risorse qualificate: gli interventi del convegno “Ipo Forum. Le opportunità per le aziende bresciane”
“Per essere di supporto agli imprenditori e ai territori, Cassa Padana da tempo ha intrapreso un percorso che chiede a tutti noi di lavorare per conoscere a fondo l'azienda cliente e per accompagnarla nei processi centrali della sua vita e del suo sviluppo: internazionalizzazione, trasformazione digitale, finanza straordinaria. E anche passaggio generazionale”.
Il direttore generale di Cassa Padana, Andrea Lusenti, ha aperto il convegno “Ipo Forum. Le opportunità per le aziende bresciane” ospitato nella sala conferenze della filiale di Cassa Padana a Brescia, in via Valcamonica.
L'appuntamento, ultimo di tre convegni che Cassa Padana ha organizzato fra aprile e maggio, rientra in questo percorso di ascolto e sostegno alle imprese del territorio in un'epoca di grande instabilità economica e sociale.
“L’uscita dalle fasi più critiche della pandemia da una parte e dall'altra l’aumento dei prezzi di materie prime ed energia con le conseguenti tensioni sui mercati” ha aggiunto Lusenti, “sono fattori che stanno spingendo verso la quotazione in borsa: per le PMI è infatti sempre più vitale non fermarsi al credito bancario, ma trovare fonti di finanza alternativa per gli investimenti così come accedere a capitale privato.
La quotazione in Borsa non è solo un’operazione di finanza straordinaria, ma una strategia di crescita volta a favorire lo sviluppo dimensionale e industriale. In questa sfida, un ruolo importante lo ricopre l'IPO. Le aziende devono crescere e innovare e le banche hanno un ruolo importante in questo passaggio. Nei prossimi anni il capitale portato dalle banche non potrà più avere lo stesso peso. Per questa ragione insieme alle imprese dobbiamo guardare alla finanza alternativa”.
“Perché un istituto di credito con vocazione territoriale ha voluto organizzare questi incontri specifici sulla finanza strutturata?” si è chiesto Sergio Simonini, consulente di Cassa Padana.
La risposta era implicita: “Con il passare degli anni l’imprenditore si sente sempre più solo nel prendere decisioni importanti per il futuro della propria azienda, soprattutto oggi in un contesto mondiale cosi cambiato.
Sarà la banca del territorio, con la giusta professionalità dei suoi gestori, ad aiutare gli imprenditori a trovare una strada di sviluppo, comprendendone le esigenze e poi affiancandoli.
Oggi le imprese hanno di fronte problematiche come la globalizzazione (la dimensione aziendale è sempre più importante), la managerializzazione (necessaria per sfide nuove), la finanza strutturata (il tradizionale indebitamento bancario va rivisto), il ricambio generazionale (un'occasione che deve essere pianificata e affrontata al momento giusto, facendo prevalere la razionalità rispetto al cuore).
Perché quindi quotarsi in Borsa? Perché la quotazione aumenta la visibiltà della azienda, fa crescere la credibilità, incrementa la compagine sociale, favorisce il passaggio generazione, aumenta la liquidità delle azioni, attrae risorse qualificate”.
La Borsa Italiana e le PMI
Fino al 2009 era impossibile per le PMI entrare nel mercato dei capitali. Oggi è diverso. E la quotazione in Borsa non rappresenta solo un’operazione di finanza straordinaria, ma anche una strategia di crescita volta a favorire lo sviluppo dimensionale e industriale. Indispensabile per una piccola e media impresa.
“Il distretto bresciano è uno dei più importanti per potenziali IPO” ha spiegato Fabio Briganti che in Borsa Italiana è il responsabile delle attività di origination ovvero dell'individuazione delle PMI e medie aziende interessanti e interessate all'IPO.
“Le aziende stanno già vivendo una tempesta perfetta e altre ne verranno. Ma non per questo possiamo fermarci. La Borsa prende in considerazione il futuro. E la quotazione offre l'opportunità di raccogliere risorse finanziarie per favorire sviluppo e crescita. Aumenta visibilità e credibilità. Attrae risorse qualificate.
Come Borsa Italiana invitiamo a vivere il processo di quotazione indipendentemente dalla quotazione stessa, ma anche per verificare i propri limiti e i propri punti di forza.
E in base alla storia dell'azienda e dei progetti futuri cercare di cogliere le opportunità dei mercati”.
Non c'è tempo da perdere per Michele De Tavonatti, presidente dell'Ordine dei commercialisti di Brescia: “Sul fronte della quotazione in Borsa siamo alle spalle non solo di Francia e Germania, ma anche di Spagna e Olanda. Come Ordine stimoliamo il salto culturale dei commercialisti, come advisor all’interno della quotazione: siamo a disposizione della Borsa italiana”.
Crisi energetica e materie prime
“Una banca che propone un convegno per le aziende per aiutarle a trovare nuovi capitali, dimostra di essere una banca innovativa” ha esordito Marco Mariotti, vice presidente di Api Industria Brescia: 1307 aziende associate, 50 miliardi di fatturato aggregato, 24mila lavoratori.
Nonostante un buon primo trimestre 2022 e un secondo stabile, i dati per il terzo e il quarto rilevano un forte rallentamento dell'economia bresciana. Preoccupato Mariotti lo è soprattutto per la crisi energetica e delle materie prime.
“Per affrontare al meglio la transizione energetica abbiamo bisogno di minerali come nichel, cobalto, litio che sono alla base di tanti prodotti utilizzati nell'industria manifatturiera e di cui oggi c'è scarsa disponibilità. La transazione energetica è un veicolo di inflazione e purtroppo non vedo una strategia europea per i costi energetici: l’Europa è il continente che più di tutti sta subendo questi costi. E non dipende solo dalla guerra con fra Russia e Ucraina”.
Il ruolo dell'advisor finanziario
Elite è una società che vuole fare da ponte tra gli imprenditori e il mondo della borsa e sostenere le aizende nell'accesso ai capitali. E’ nata in italia ma è parte integrante di un progetto europeo. Fra le 1068 aziende che fanno parte del network, la Lombardia ne conta 362 e Brescia 36.
“In Italia Elite ha avuto successo” ha spiegato Mauro Iacobuzio che guida il Sales & Relationship Management Italy , “perché qui da noi l’80% del passivo delle aziende è finanziato da una banca, ma il 20% che rimane può essere visto in modo più strutturale, potenziando un approcio diverso al mondo degli investitori. Non è la finanza che guida la strategia ma è la strategia che sceglie al finanza”.
Oltre 30 anni di esperienza in investment banking, 40 operazioni di IPO seguite: questa è la KT & PARTNERS che assiste decine di società quotate, ricerca investitori e segue i rapporti con gli investitori.
“Un advisor finanziario cosa fa per la quotazione?” si è chiesto Kevin Tempestini, fondatore e amministrazione delegato della KT. “Un advisor finanziario aiuta le aziende a scegliere quale quotazione fare, definire l’equity story, capire come l’azienda crea valore, validare il business plan, definire uno studio di fattibilità che aiuti a mettere a fuoco l’elemento fondamentale della quotazione. L’advisor insomma accompagna e coordina in modo operativo tutto il processo per la quotazione”.
Le testimonianze
Il convegno si è concluso con le testimonianze di tre imprese che hanno fatto il grande salto dal territorio al mercato globale: Intred, Lindbergh e Promotica.
Per Michele Corradi (fondatore e amministratore delegato della Lindbergh, servizi avanzati alle aziende) i punti fermi sono il controllo della società e le opportunità offerte dalla Borsa. “Per i nostri dipendenti è importante essere quotati perché è come abitare una casa più solida, più grande, più capace di dare un futuro alle famiglie”.
Intred (fibra ottica in Lombardia, oltre 45mila clienti) ha giocato la carta della trasparenza e della comunicazione.
“Il nostro è un settore ricco di società di grandi dimensioni” ha detto Filippo Leone, responsabile Amministrazione e Finanza “ ma agli investitori Intred è riuscita a far percepire l’importanza di essere presente anche nei piccoli centri urbani. E loro hanno rispettato tutti gli impegni presi in fase di presentazione”.
La bresciana Promotica, nata nel 2003 e quotata in Borsa da fine 2020, fornisce alle aziende sistemi per fidelizzare la clientela.
“La Borsa ha dato all'azienda una patente di affidabilità” ha detto l'amministratore delegato Diego Toscani, “ha dato una notorietà che ha migliorato le relazioni con le banche e con i fornitori. Gli stessi clienti ti vedono in modo diverso e hanno una sensazione di maggiore affidabilità. Strutturasi e crescere dimostra che la quotazione è un buon modo per rispondere a tutte le sfide che l’imprenditore si trova davanti in quest'epoca, dalla pandemia alla guerra, dalla crisi energetica a quella dei materiali”