Cassa Padana e Università Cattolica di Cremona: investire nei giovani per costruire il futuro del territorio
Da Cassa Padana sei borse di studio agli studenti dell’Università Cattolica di Cremona

Investire nei giovani significa investire nel futuro del nostro territorio. Con questa convinzione, presso il
Campus dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona, si è svolta mercoledì 11 giugno la cerimonia di consegna delle sei borse di studio offerte da Cassa Padana a studenti del corso magistrale in Innovazione e Imprenditoria Digitale.
Per il terzo anno consecutivo, Cassa Padana ha scelto di sostenere questo progetto formativo, riconoscendo il valore della formazione esperienziale per la crescita del capitale umano.
Le borse di studio sono state assegnate a Federico Bossi, Gabriele Penati, Davide Rosseghini, Lorenzo Vincini e Luca Vaghi, giovani talenti provenienti da zone diverse: Bergamo, Milano, Reggio Emilia, Cremona e Piacenza.
I sei studenti sono stati protagonisti del Silicon Valley Immersion Program, un percorso internazionale di
eccellenza con la University of San Francisco (USF). L’iniziativa, seguita dal professore di Strategia Aziendale e di Imprenditorialità, Fabio Antoldi, si distingue per il suo approccio innovativo, che integra didattica, esperienze immersive, lavoro di gruppo e una settimana intensiva nel cuore pulsante dell’innovazione globale: San Francisco.
Gli studenti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con realtà aziendali all’avanguardia e di entrare in contatto con un ecosistema imprenditoriale tra i più dinamici al mondo.
Durante l’incontro, ricco di emozioni e testimonianze, i ragazzi hanno condiviso riflessioni profonde sul valore dell’esperienza vissuta: dalla scoperta di una diversa cultura del fallimento – negli Stati Uniti percepito come parte del processo e non come sconfitta – al confronto diretto con startup e modelli di business innovativi. “Il gap tecnologico è reale, ma può essere colmato – hanno raccontato – grazie alla mentalità giusta, aperta, pronta a innovare”.
A portare i saluti e i ringraziamenti della banca è stato Andrea Lusenti, Direttore Generale di Cassa Padana: “Oggi celebriamo il talento, l’impegno e la crescita. È molto più di una borsa di studio, è un segno di fiducia verso chi rappresenta il futuro del nostro territorio”.
Un messaggio rilanciato anche da Fabio Tambani, Ufficio Relazioni di Cassa Padana, che ha ribadito come competenze, etica e visione siano elementi imprescindibili: “La differenza la fanno le persone, l’etica, i valori. Cassa Padana ha investito bene le sue risorse, puntando su competenze e talenti. Oggi più che mai abbiamo bisogno di giovani che rimangano sul territorio, che portino innovazione e che costruiscano insieme il futuro.
”In un contesto in cui la tecnologia evolve rapidamente, sono ancora le persone a fare davvero la differenza. Abbiamo bisogno di giovani non solo per quello che sanno, ma per quello che rappresentano”.
“Desidero innanzitutto ringraziare ciascuno di voi per essere qui oggi" ha aggiunto il direttore generale di Cassa Padana. "Questo appuntamento, che si rinnova oramai da tre anni, rappresenta per me una delle
occasioni più significative e gratificanti, perché è la testimonianza concreta di un progetto di valore, che guarda al futuro con serietà e visione.
Non ci limitiamo a consegnare una borsa di studio, ma celebriamo l’impegno, la crescita, il talento. È un riconoscimento che va ben oltre il risultato accademico: è un segno di fiducia che vogliamo dare come Banca di Credito Cooperativo, come istituzione del territorio, come comunità.
In Cassa Padana stiamo avviando un lavoro importante con e per i giovani, convinti che il futuro del nostro territorio dipenda dalla capacità di attrarre, formare e trattenere competenze. Spero che in questi percorsi lontano da casa, i ragazzi abbiano provato nostalgia del territorio, perché in caso di risposta affermativa, significa che esiste un legame profondo. E questo legame può trasformarsi in impegno, in progettualità, in voglia di restituire valore là dove sono cresciuti. Nei prossimi anni dovremo ripensare molti dei nostri processi interni. In questo percorso, il contributo delle nuove generazioni sarà essenziale.
Il futuro si costruisce infatti nel dialogo tra chi ha esperienza e chi porta innovazione, idee nuove e visioni diverse. È da questa convivenza intergenerazionale che nasce la vera forza di un territorio. Infine, un ringraziamento sentito ai docenti e all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona per aver reso possibile, insieme a noi, un progetto di tale valore. È grazie a queste sinergie che possiamo costruire iniziative per i giovani e per il nostro territorio”.
La collaborazione tra Cassa Padana e Università Cattolica di Cremona proseguirà anche nei prossimi anni, con l’obiettivo di offrire opportunità formative di alto livello e sostenere la crescita di una comunità sempre più preparata, resiliente e capace di affrontare le sfide dell’economia globale.