Il nuovo Codice della crisi di impresa fra funzionalità e criticità 

A Verona, Cassa Padana sostiene due giornate di formazione promosse dall'Associazione nazionale forense. Appuntamento a Palazzo Erbisti il 19 e 20 aprile.

Buildings 48796 640
15 aprile 2024
Novità |  Sostenibilità |  Privati |  Imprese |  Soci |  Territorio | 

Il 15 luglio 2022 è entrato in vigore il nuovo Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza che ha il suo fondamento legislativo nel Decreto n.14 del 12 gennaio 2019.

Si tratta di una vera e propria rivoluzione in materia di insolvenze, che nasce da un doppio obiettivo: diagnosticare e identificare già dai primi sintomi le aziende “in crisi" di liquidità, limitando per quanto possibile i danni e, allo stesso tempo, salvaguardare le attività imprenditoriali più meritevoli che per un motivo o per l’altro si trovano (seppure in un corso temporale che può rivelarsi limitato) a vivere un momento di difficoltà.

Tra le novità introdotte dal nuovo codice, c'è una visione della crisi come fenomeno fisiologico dell’impresa.

Si crea quindi una definizione che vuole
escludere il concetto di fallimento per lasciare spazio all’espressione “liquidazione giudiziale”.

L’attore principale nella nuova normativa non è più impersonificato dall’imprenditore coinvolto nella crisi, ma dall’azienda e dalla conservazione della stessa.

A fronte di questa rivoluzione è sempre più importante arginare “il danno” e pianificare un futuro che sia il più saldo possibile.

Consentendo una
diagnosi precoce dello stato di difficoltà delle imprese, evitando che il ritardo nel percepire i segnali di crisi di un’impresa possa poi portare a uno stato di crisi irreversibile.

Preservando, quanto più possibile, l’attività aziendale in crisi a causa di particolari contingenze.

Garantendo
ai creditori il proprio credito. Salvaguardando la capacità imprenditoriale di coloro che vanno incontro a un fallimento di impresa.

A questo tema è dedicata la prima edizione del corso di formazione “Il codice della crisi dell'impresa e dell'insolvenza fra funzionalità e criticità” voluto dall'Associazione nazionale forense di Verona e sostenuto anche da Cassa Padana.




L'appuntamento è per il 19 e 20 aprile nella sede dell'Accademia di agricoltura, scienze e lettere di Verona, a Palazzo Erbisti in via Leoncino 6. Saranno due giornate molto intense con un ampio parterre di interventi.sugli altri territori di competenza percorsi di crescita formativa con partner territoriali strategici.

Anche con questo corso Cassa Padana conferma la sua presenza e il suo sostegno alla formazione nei territori di competenza che non sono interessati dall'Hub della conoscenza, il progetto della nostra banca avviato in collaborazione con il Politecnico di Milano e l'Istituto Capirola di Leno la cui attività al momento si concentra nelle province di Brescia, Cremona e Mantova.

Prima di Verona, l'attività di sostegno alla formazione di Cassa Padana, in questa prima parte dell'anno ha visto il successo del breve master su “
L’imprenditore ed il professionista nella realtà degli adeguati assetti” proposto dall'Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Parma per i propri iscritti, organizzato in collaborazione con l’Unione Parmense degli Industriali di Parma, e che si è tenuto lo scorso febbraio presso la prestigiosa Sede dell'UPI di Parma.

Il
minimaster ha rappresentato un'opportunità di notevole rilevanza per professionisti ed imprenditori che in quattro giornate di lavoro hanno potuto approfondire tematiche fondamentali in materia di adeguati assetti aziendali e controllo di gestione interno.

Attraverso le presentazioni di esperti del settore di rilevanza nazionale, sessioni pratiche e
testimonianze del mondo imprenditoriale, i partecipanti hanno acquisito conoscenze specializzate per affrontare le sfide sempre più complesse del mondo imprenditoriale.